E dopo 34 giorni sia fatta la ... Lux Chieti
di Massimo Renella
Eravamo scettici, non lo nascondiamo, come tutti d'altronde. Max Del Conte ci aveva, però, messi in guardia, durante la diretta di venerdì: "Il Presidente Marchesani è più che certo che andremo a fare il colpaccio a Roma". Ci era sembrato un auspicio, qualcosa di simile ad un augurio di ritrovata salute rivolto ad un amico o ad un parente che s'incontra dopo un lungo periodo di convalescenza. Niente di più. E invece minuto dopo minuto, durante la gara, ci invadeva lo stupore compiaciuto di reggere botta contro una squadra di lignaggio che all'andata era stata capace di prenderci a cazzotti senza darci alcuno scampo. Sempre più vicini, per essere in tema con la Pasqua, canestro dopo canestro, ad una inattesa quanto provvida resurrezione, dopo 34 lunghi giorni. Al suono della sirena un mix di gioia e stupo,. il miracolo è servito! Ma trattasi di vero miracolo? Personalmente credo nel lavoro ed è indubbio che pur nelle avversità società e squadra abbiano in questo mese lavorato su piani integrati per non lasciare niente di intentato, rigettando così qualsiasi facile fatalismo. Marchesani, Maffezzoli e Falasca, senza con questo voler mettere in ombra le prestazioni superbe di tutti i ragazzi scesi in campo, mi sembrano gli artefici più autentici di questa vittoria che, a mio avviso, lo ripeto, nulla ha del miracoloso ma che piuttosto giudico come il frutto di caparbietà e di professionalità.
Forse vale la pena ribadire quanto il Covid sia costato in termini di mancato incasso del botteghino ? Bene, a questo si aggiungano i bigliettoni scuciti nell'ultimo mese per acquisire i cartellini dei due nuovi innesti chiamati a parare i colpi del contagio. È un miracolo, quindi, che Graziani giochi più di 25' e metta a segno un determinante 2/3 da tre punti ? No! Merito di chi lo ha pagato, di chi lo ha scelto e di chi lo ha poi messo in campo. Coach Maffezzoli, d'altro canto, ha un aspetto più simile ad un impiegato di banca che ad un profeta. Niente proclami, lavoro, lavoro e lavoro e i risultati si vedono. Chiarezza d'idee, fluidità di gioco e tanta tranquillità che aiuta e come a portare a casa punti anche nei finali più concitati. È poi un miracolo che a Roma siano giunti 32 punti dalla panchina ? No! Solo frutto della fiducia del coach nei confronti di tutti, nessuno escluso. È un miracolo che la squadra riunitasi per gli allenamenti solo poche ore prima di partire per Roma abbia mostrato una condizione non certo inferiore a quella dei propri avversari ? Embè ... questo si, è fuor di dubbio e materia di fede ... è proprio un miracolo! Ma d'altra parte, chi lo conosce sa che l'unico capace di far camminare i giocatori sulle acque è il mio amico Dante Falasca, l'uomo più avverso a qualsiasi tipo di tecnologia digitale e comunque tanto capace di dirigere proficuamente "a distanza" gli allenamenti da poter ambire al ruolo di "personal trainer" di milioni di follower. Se non è un miracolo questo ?!
Buona Pasqua!